Antibiotici: Uso e abuso

E’ cattivo uso comune ricorrere ad una cura antibiotica senza alcuna prescrizione medica.
In modo superficiale decidiamo autonomamente di assumere antibiotici per ciò che a nostro parere, il più delle volte sbagliato, può essere da essi curato.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un report sullo stato attuale della resistenza ai batteri, evidenziando come questo stia diventando un problema di sanità pubblica a livello mondiale.
Inoltre secondo AIFA (Agenzia mondiale del farmaco) l’Italia si pone tra i maggiori consumatori di antibiotici e quindi il paese con il più alto tasso di antibiotico-resistenza.

Tipica situazione di assunzione sbagliata di antibiotici è il raffreddore. Esso non è però causato da batteri, ma da virus e quindi non va curato con gli antibiotici.
Dall’abuso di questo genere di farmaci ne consegue la resistenza dei batteri. Quando alcuni microrganismi vengono sovraesposti agli antibiotici riescono a sviluppare nei confronti di questi farmaci delle resistenze, diventano in grado di sopravvivere e diviene così più difficile debellarli. Gli antibiotici non faranno quindi più effetto. ( Fondazioneveronesi.it )

Per fare un esempio pratico possiamo parlare della Vancomicina, antibiotico prodotto dal batterio Streptomyces orientalis utilizzato per curare infezioni da stafilococchi che sono già diventati resistenti ad altri tipi di antibiotici, come le più famose penicilline. L’abuso di Vancomicina ha provocato una resistenza anche a questo tipo di antibiotico, per questo motivo l’università australiana del Queensland sta cercando di correre ai ripari, studiando modifiche strutturali alla molecola dell’antibiotico per vincere la resistenza dei batteri. ( Blastingnews.com )

Ciò che preoccupa l’organizzazione mondiale della sanità è che di questo passo entro il 2050 non saremo in grado di curare banali infezioni, che porteranno alla morte di milioni di individui, causate da superbatteri resistenti.

Ecco alcuni consigli che dovrebbero essere seguiti da tutti per fare un grande passo indietro e rallentare l’avanzata dei superbatteri resistenti: 

- Evitare l’autoprescrizione: non è detto che l’antibiotico serva per il proprio problema di salute. Influenze e altri malanni hanno spesso un’origine virale e non batterica, quindi non sono curabili con gli antibiotici. È consigliabile assumere antibiotici solo sotto la prescrizione di un medico;

- Non interrompere l’assunzione di antibiotici prima del termine ( prescritto da un medico) perché si ha la sensazione di stare meglio: alcuni batteri possono non essere stati debellati e così facendo daremmo loro il tempo di creare una resistenza all’antibiotico in questione;

- Non assumere antibiotici avanzati da un ciclo di cura precedente o utilizzati per un altro disturbo: si potrebbe incorrere nel rischio di prendere un tipo di antibiotico per il disturbo sbagliato.

Per qualsiasi dubbio non esitare a contattarci oppure parlane con il tuo medico o il tuo farmacista di fiducia!